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Iscriviti al canale Telegram! Iscriviti al canale WhatsApp!Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha delineato i piani per una riforma “a rilascio progressivo” del lavoro sportivo. Questo ciclo di conferenze si è svolto in tutta Italia, spiegando i dettagli della riforma che entrerà in vigore tra una settimana.
Il Ministro ha spiegato che, fino al 31 dicembre, non ci saranno sanzioni e che il periodo sarà utilizzato per conoscere e risolvere dubbi relativi alla riforma. Questo “atterraggio morbido” riguarderà 495.000 persone che operano in tre categorie nel mondo dello sport. “Circa il 82% di queste persone, 404.000 individui, guadagnano fino a 5.000 euro e non subiranno impatti dal punto di vista fiscale e previdenziale”, ha detto Abodi.
Gli 80.000 lavoratori che guadagnano tra 5.000 e 15.000 euro saranno colpiti al 50% a livello previdenziale, con ammortizzatori sociali forniti dallo Stato per i prossimi cinque anni. Quelli che guadagnano oltre 15.000 euro, che rappresentano l’2% della forza lavoro sportiva, non subiranno impatti Irap fino a 85.000 euro.
Per evitare sovrapposizioni, il Ministro ha affermato che si sta lavorando con l’Inail per fornire una polizza assicurativa che copra i rischi per questi lavoratori. Le comunicazioni al centro per l’impiego saranno attuate con tempistiche differenti rispetto alla normalità. “Sappiamo che esiste una differenza tra lavoro e lavoro sportivo”, ha affermato Abodi, sottolineando che il ruolo sociale e le fragilità delle associazioni sportive saranno presi in considerazione.
Il Libro Unico del Lavoro, ha aggiunto, sarà attuativo entro la fine dell’anno, sei mesi dopo l’entrata in vigore della riforma, per agevolare il cambiamento.
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