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Iscriviti al canale Telegram! Iscriviti al canale WhatsApp!La recente introduzione della nuova tassazione della nota compenso spese nel contratto sportivo ha destato grande interesse. Questa notevole modificazione influenzerà in modo significativo sia le società sportive che gli istruttori. In questo articolo, esploreremo in dettaglio queste nuove regole, utilizzando un esempio pratico.
Consideriamo un guadagno di € 8000. Le nuove regole di tassazione stabiliscono che i primi € 5000 di questo guadagno sono esenti da tasse. Questo vantaggio non è cumulabile, il che significa che si applica unicamente ai primi € 5000 guadagnati.
Andiamo ora alla parte restante del guadagno, cioè € 3000. Questa quota viene suddivisa in due: il 25% si calcola sul 50% dell’importo eccedente i € 5000. Mentre i contributi minori, che rappresentano il 2,03%, si applicano sull’importo intero eccedente i € 5000. Pertanto, in base a questo esempio, l’importo da versare sarebbe di € 435.90.
Per quanto riguarda l’altro 50% del residuo (cioè l’altro € 1500), c’è una clausola importante. Per i primi tre anni, lo Stato ha deciso di scontare la base imponibile (l’importo su cui è calcolata l’aliquota) del 50%. Questo significa che metà di questo importo non viene tassato.
In conclusione, le nuove regole di tassazione presentano una serie di benefici per le società sportive e i loro istruttori, in particolare per i primi € 5000 di guadagno e per metà dell’importo residuo nei primi tre anni. Tuttavia, esistono anche delle responsabilità fiscali, come l’obbligo di calcolare e versare i contributi INPS corretti. È fondamentale che tutte le parti interessate comprendano queste nuove regole e pianifichino di conseguenza.
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