Gli adeguamenti degli statuti slittano al 2024 – altre news sulla riforma

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La riforma dello sport in Italia ha recentemente subito importanti aggiornamenti che avranno un impatto significativo sul mondo sportivo, in particolare per le associazioni e società sportive. Ecco un’analisi approfondita delle principali novità e dei loro effetti.

Proroghe e Adeguamenti Statutari

Una delle modifiche più rilevanti riguarda la proroga per l’adeguamento degli statuti degli enti sportivi. Inizialmente previsto per il 31 dicembre 2023, il termine è stato esteso al 30 giugno 2024, offrendo più tempo per conformarsi alle nuove disposizioni legislative. Questa estensione si applica anche alle esenzioni dall’imposta di registro per le modifiche statutarie.

Il Lavoratore Sportivo Definito Meglio

Il decreto legislativo 120/2023 ha introdotto una definizione più chiara della figura del lavoratore sportivo. Oltre alle sette categorie già esistenti (atleta, allenatore, istruttore, ecc.), ora sono considerati lavoratori sportivi anche altri tesserati che svolgono mansioni necessarie per l’attività sportiva, escludendo quelle di carattere amministrativo-gestionale.

Ruolo degli Arbitri e Giudici di Gara

Una novità importante riguarda i direttori di gara e altri soggetti preposti al regolare svolgimento delle competizioni sportive. Questa modifica semplifica le procedure per questi ruoli, rendendoli più accessibili e gestibili.

Comunicazioni e Rapporti di Lavoro

Con il nuovo correttivo, viene meno un’esenzione importante: quella relativa alle comunicazioni al RASD per i contratti di lavoro sportivi con compensi inferiori a 5.000 euro.

Collaborazioni Amministrativo-Gestionali

Le attività amministrativo-gestionali non possono essere oggetto di collaborazioni coordinate e continuative per coloro che esercitano professioni iscritte in albi professionali, precisando ulteriormente il campo di applicazione di questi tipi di collaborazioni.

Dipendenti Pubblici e Attività Sportive

I dipendenti pubblici possono partecipare come volontari in attività sportive fuori dall’orario di lavoro. Tuttavia, se l’attività prevede un compenso, è necessaria un’autorizzazione preventiva.

Adeguamento Statutario e Enti del Terzo Settore

Gli enti sportivi dilettantistici devono adeguare lo statuto con specifiche clausole, mentre gli enti del Terzo Settore iscritti nel RUNTS hanno regole leggermente diverse.

Altri Punti Rilevanti

  • Abolizione dell’obbligo INAIL per i collaboratori sportivi.
  • Compatibilità delle sedi delle associazioni sportive con diverse destinazioni d’uso.
  • Procedura semplificata per il riconoscimento della personalità giuridica delle ASD.
  • Contributi alle ASD/SSD basati sui contributi previdenziali e assistenziali versati.

Questa riforma rappresenta un significativo passo avanti per il settore sportivo italiano, mirando a una maggiore chiarezza, efficienza e adattabilità alle esigenze moderne.

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Dirigente sportivo, gestisce un settore nazionale ed è Presidente di un comitato all'interno di un EPS riconosciuto dal C.O.N.I. - Consulente sportivo e del terzo settore - CEO della DreseGo Goup SRL

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